* Le ricette di Karmen * Il mio guacamole

Karmen, alta 185 centimetri, è metà inglese e metà croata. Lavora nell’alta moda e sceglie amici che somigliano a Snoopy. Ha zie croate ottantenni che le passano deliziose ricette mediterranee, che lei serve su elegantissimi piatti vittoriani. Sceglie i suoi ingredienti con estrema cura, e a me piace pensare che vada a fare la spesa nel bosco, alle prime luci del mattino. Ogni sabato mattina, una ricetta.



Da quando ero piccola forse per destino o per circostanze sono sempre stata esposta a varie tradizioni culinarie. Forse il fatto stesso di venire da due culture diverse, mi ha reso spontaneamente attratta dall’internazionalità, anche gastronomica.

 Oggi sto per consigliarvi la mia versione del guacamole che è un chunky guacamole, dal momento che non mi piace quando é troppo mushy e di colore extra-terrestre.

Il guacamole mi risveglia vari ricordi. La prima volta l’ho mangiato in Inghilterra, da piccola, a casa di una mia cara amica d’infazia (ci conosciamo dai tempi dell’asilo nido). A casa sua non si mangiava mai niente di “regular”. Mai. In casa sua ho mangiato per la prima volta il curry (piccantissimo), il chilli con carne (hot hot hot), l’hummus (agliosissimo), il bhaji di cipolla (cipollissimo), couscous (speziatissimo ma assai tranquillo in confronto) tanto per dirvi. Anche la mia amica era frutto di un matrimonio misto, sua mamma è inglese e suo papà sud-americano d’origine polacca. Il papà, essendo stato chef da giovane, si sbizzariva in cucina preparando per noi bambini delle merende sempre particolari, d’aspetto curiose e di gusto deliziose. Mi piaceva andare a giocare a casa loro anche per queste scoperte culinarie che trovavo affascinanti. Poi tornavo a casa e cercavo di convincere i miei nonni super British a cambiare la loro dieta mentre stavo da loro durante l’estate. Alla nonna non dispiaceva sperimentare ricette nuove ma il nonno non era molto convinto ha ha. Anzi, per niente. Se non lo consigliava The Times, la sua bibbia, non se ne parlava… Che fatica cercare di convincerlo, non potete imaginare ha ha…

Da grande, quando ho provato a preparare io stessa il guacamole, cercando tra i vecchi libri di cucina di mia nonna e di mia mamma, mi sono imbattuta in un libro molto Seventies scritto da una famosa giornalista e cuoca, Katie Stewart, che faceva programmi di cucina sulla BBC. Questo libro pieno di appunti scritti a matita, evidentemente era considerato una bibbia gastronomica in famiglia. Stiamo parlando dei tempi prima di Jamie e Nigella e degli equivalenti italiani. Tra i primi capitoli di questo libro che spiegavano un po’ in generale cosa e come, mi ha fatto sorridere il fatto che si capiva che all’epoca certe verdure erano considerate “esotiche”. Come appunto l’avocado, ma anche la melanzana, la zucchina che oggi le prendiamo per scontate e mangiamo regolarmente.

 Che ne dite poi del suo look per la cucina? Praticissimo!!?? Anch’io adoro maniche puff quando sto sopra i fornelli. Hanno un loro misterioso perché….

Ingredienti per 4 persone

per antipasto



Ideale anche per un picnic

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3 avocado maturi

2 peperoncini piccanti

6 pomodorini sardi di colorito verde/rosso

½ cipolla

una confezione di coriandolo

2 lime

sale

pepe verde

 1 • Tagliate finemente la cipolla. 2 • Lavate e tagliate finemente i 2 peperoncini rimuovendo i semi (molto importante!!) 3 • Lavate e tagliate i pomodorini sardi a piccoli pezzettini. 4 • Lavate e asciugate il coriandolo e poi tagliatelo molto finemente. 5 • Sbucciate i tre avocado, tagliate a pezzettini piccoli e versate in una ciotola capiente e spruzzate del succo di lime abbondante. 6 • Mescolate bene tutti gli ingredienti insieme e salate, pepate e aggiungete dell’altro succo di lime. 7 • Servitelo in una ciotolina di terracotta preferibilmente o su piatti eleganti come da foto. • Potete usarlo o come toppimg per una bruschetta, con i taco chips o semplicemente a cucchiainate.



I R R E S I S T I B I L E!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



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Teapot Woman — illustrazione di Myra Butterworth