Parlando di centro e periferie

Da mesi bazzico in centrissimo città di Milano, zona Manzon i-Montenapoleone, e non ho ancora trovato un bar per pausa pranzo di livello “normale” come qualità cortesia e professionalità e magari stando anche un po’ in pace. Livelli molto bassi a volte ai limiti della maleducazione verso i clienti, spazi dove si respira poco “rinnovo” e prezzi oltre gli standard, oppure i franchising. Brutta cosa vivere di “rendita” e sapere che tanto se perdi un cliente oggi, domani comunque ne entreranno. Nel frattempo nei quartieri non centrali che frequento si diffondono localini pranzo e sera di giovani, e non solo, intraprendenti, che mettono cura e sono attenti allo stare bene delle persone e alla qualità delle proposte. Me ne basterebbero solo un paio di questi nella zona dove lavoro e sarei la loro cliente più fedele,mentre ora sono quasi più contenta e rilassata quando mangio davanti al pc. Povero centro, poveri noi e poveri turisti.
 
Utopia: sarebbe bello portare lo stile fresco della nuova imprenditoria di periferia in centro città, rendendo gli spazi più accessibili. Oppure portare sempre più turisti nei locali fuori dal centro.
 
Intanto sono gradite dritte sui locali del centrassimo.
 
Viviana Bassan

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