La Casa Museo Bagatti Valsecchi e i suoi bizzarri ospiti

by Isabella

La storia della Casa Museo Bagatti Valsecchi è molto interessante ma può diventare affascinante, divertente e surreale se raccontata nientepopodimeno che dal barone Fausto Valsecchi e dalla sua domestica. E’ quello che è successo ieri pomeriggio quando ho partecipato alla visita teatralizzata organizzata da dRamatrà.

Ma cos’è una visita teatralizzata? E’ una visita guidata da attori in costume d’epoca che seguendo una sceneggiatura, forse un pochino romanzata, ma ispirata a fatti realmente accaduti, ti catapultano in un’altra epoca, ridando a un luogo vita e un’anima.

Facendo una ricerca ho scoperto che a Napoli le visite teatralizzate esistono già da molto tempo e non mi stupisce affatto considerando la loro tradizione teatrale.

Ad accoglierci al piano terra, ieri pomeriggio, è stata proprio la domestica di casa Bagatti Valsecchi che dopo averci mostrato le chiavi che aprivano tutte le stanze della casa, ci ha accompagnato all’ingresso e consegnato nelle mani, occupate da bastone e cilindro, dell’elegantissimo barone Fausto Valsecchi.

Il Barone, parecchio stupito dai nostri abiti e dalle nostre acconciature, ha raccontato ai suoi “bizzarri ospiti” (noi) delle abitudini dei nobili milanesi e dell’amore smisurato della famiglia Bagatti Valsecchi per il Rinascimento. E naturalmente il suo smisurato amore per le belle donne, sempre benvenute nella sua camera da letto, e per le feste che a casa Bagatti Valsecchi si tenevano il martedì. Ogni tanto si congedava e lasciava la scena alla domestica che tornava per raccontarci la storia da un punto di vista completamente diverso. Non dal punto di vista di chi colleziona opere d’arte ma dal punto di vista di chi le spolvera e le preserva dai bambini che corrono per la casa.

La tentazione di raccontarvi cosa ho scoperto sul letto del barone, sulla stanza della stufa valtellinese, sull’unico divano della casa, sulla sala delle feste, sulla sala da bagno bucolica, sul pianoforte e tanto altro è grandissima, ma non voglio rovinarvi la sorpresa nel caso in cui doveste decidere di partecipare alla prossima visita.

Alla fine del giro di tutta la casa, vicino all’ingresso, la domestica ci ha invitato a rimanere offrendosi di preparaci un tè, ma il barone è subito intervenuto per zittirla, dicendoci “Cari ospiti bizzarri, spero vi siate divertiti ma per voi è giunto il momento di andare. Vado a fare un giro con il mio velocipede. Scommetto che voi non sappiate neanche cosa sia.”

I milanesi hanno sempre amato le biciclette e le visite brevi.

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dRamatrà – città in scena 

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