“Prendi in casa uno studente” Atto I

by Isabella


“Prendi in casa uno studente”

Un progetto di MeglioMilano


 I ATTO


MeglioMilano

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MeglioMilano è un’associazione per il miglioramento della qualità della vita in città. Il progetto “Prendi in casa uno studente” esiste dal 2004 e fa incontrare gli anziani che vivono da soli e i giovani studenti in cerca di casa. Molti studenti considerano questa possibilità perché è economicamente vantaggiosa, ma in alcuni casi, quelle che nascono come delle semplici convivenze, diventano in molti casi dei legami fortissimi.

Per info: 02 76 020 589 – www.meglio.milano.it

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Onalim: Come mai i ragazzi scelgono di andare a vivere con un pensionato invece che con dei coetanei?

MeglioMilano: Ci sono diversi fattori che possono spingere i ragazzi a prendere questa decisione. Per esempio per i ragazzi che fanno i pendolari è un’ottima soluzione. Spesso è la famiglia che consiglia questa soluzione perché li rassicura. Ma sono anche i ragazzi stessi a voler fare questa esperienza.

 

Onalim: E poi, immagino incida anche il fattore economico.

MeglioMilano: Sì, anche. 

 

Onalim: Voi raccogliete le domande e poi cercate di creare delle coppie compatibili. Questa è una parte bellissima del vostro lavoro.

MeglioMilano: Sì. Noi possiamo capire dai colloqui le caratteristiche delle persone, ma poi deve esserci da parte loro l’apertura e la voglia di adattarsi.

 

Onalim: Ci sono più donne o più uomini che vi contattano?

MeglioMilano: Chiamano più donne anziane che uomini. Fra gli studenti non c’è molta differenza. Alcune donne anziane preferiscono ospitare ragazzi perché magari si sentono più protette o pensano che in caso di necessità possano cambiare una lampadina. Altre invece preferiscono le studentesse per sentirsi più libere di condividere gli spazi comuni o di vestirsi in maniera comoda. Però anche se gli uomini anziani che fanno richiesta, sono di meno, spesso sono carinissimi.

 

Onalim: Come sono gli uomini che vi chiamano?

MeglioMilano: Di solito sono uomini abituati a fare qualcosa in casa, e non cercano un aiuto. Quest’anno per esempio un signore si è ritirato perché ha detto che non gli reggevano più le gambe e non voleva essere un peso per il ragazzo. E mentre io gli chiedevo “Ma il ragazzo gli fa un po’ di compagnia?” lui rispondeva “E’ bravissimo, studia sempre, sono orgoglioso!”. Si metteva in secondo piano.

 

Onalim: A volte la convivenza non funziona?

MeglioMilano: Sì, può capitare. Per questo nell’accordo abbiamo un periodo di prova.  Ma solitamente sono cose minime. Una signora tempo fa ha chiamato per lamentarsi del fatto che il ragazzo non lasciava la doccia pulita. Noi le abbiamo consigliato di dirlo al ragazzo, non a noi, e le abbiamo detto “Vuole che glielo diciamo noi? “, e lei “No, no!”. A volte sono solo degli sfoghi. Oppure per esempio, anni fa una signora ha chiamato per dire che al suo coinquilino puzzavano i piedi.

 

Onalim: Ahahaha! Quante coppie avete formato negli anni?

MeglioMilano: In dieci anni qualche centinaio.

 

Onalim: Chissà quante belle storie da raccontare…

MeglioMilano: Sì. Potremmo cominciare con la storia di Annamaria, Rosalba, Angelina e Mariachiara.

continua domani

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