BePart crea una città con idee che non ci sono, ma che ci potrebbero essere

Bepart nasce nel 2014 ed è una start up che, attraverso la realtà aumentata, riempie la città di arte, design, video, suoni e parole. La città aumentata, diventa luogo espositivo e scena creativa accessibile gratuitamente a cittadini e turisti attraverso gli smart device. Si crea così una città con idee che non ci sono, ma che ci potrebbero essere. Bepart fa parte della rete Non Riservato, il laboratorio permanente per la socialità creativa negli spazi pubblici di Milano.

Bepart ha vinto il primo bando periferie del Comune di Milano, realizzando il MAUA | Milano, un museo di arte aumentata. Quanti murales avete animato?

Questo museo raccoglie tracce e segni di 50 opere di street art che prendono ‘vita’ grazie alla realtà aumentata. Grazie a questa tecnologia facciamo emergere storie e immagini virtuali dai murales, interagendo e dialogando con l’immagine reale dipinta sul muro secondo spunti e idee originali. MAUA è’ un museo che non separa l’arte dal contesto, dai luoghi dove è nata, bensì aggiunge un ulteriore spazio virtuale: il contenuto creativo della realtà aumentata, che invita tutti a guardare meglio e a scoprire ulteriori dettagli. MAUA è Un museo diffuso a cielo aperto, per scoprire itinerari cittadini fuori dal centro e dai circuiti ordinari dell’arte, con 50 opere di street art in realtà aumentata da esplorare di quartiere in quartiere.

Com’è nata l’idea di animare i murales?

Nasce dall’idea di approcciarsi alla città con una nuova prospettiva in grado di riappropriarsi di luoghi inesplorati, studiare il fenomeno della street art, dell’espressione artistica urbana; scoprire il bello attraverso il confronto con altri per proporre itinerari culturali inediti, fuori dal centro e dai più tradizionali circuiti dell’arte.

I vostri street art tour in quail zone di Milano sono?

Abbiamo pensato cinque percorsi per Milano: Giambellino-Lorenteggio, Adriano-Padova, Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare, Niguarda-Bovisa e Qt8-Gallaratese. I percorsi portano le persone a scoprire la Street Art negli angoli della propria città. Arrivati sul posto, l’esperienza prosegue in forma digitale: ogni opera, inquadrata con lo smartphone, ne genera una nuova e si trasforma in un lavoro di digital art.

Come si diventa un bepartist?

Sull’app Bepart è possibile pubblicare opere artistiche, creative e progettuali in realtà aumentata. I creativi che vogliono pubblicare sull’app basta che scrivano a info@bepart.net. Per formare i futuri bepartist e trasmettere le competenze necessarie organizziamo anche corsi come “Animation designer per AR”.

Cosa vorreste animare oltre ai murales?

Stiamo per animare un lago ed un sentiero naturalistico per creare un dialogo tra il paesaggio e la augmented digital art.

Fate parlare le città; se potesse parlare un semaforo in via Padova cosa direbbe?

Canterebbe canzoni ai passanti in attesa del verde.

E se a parlare fosse una panchina di via Montenapoleone?

Si lamenterebbe in dialetto milanese.

E la quercia di Piazza 24 Maggio?

Racconterebbe le storie dei soldati della Grande Guerra del 1915 e 1918.

Presto a Milano in Piazza Cordusio le statue parleranno, secondo voi cosa diranno?

Reciteranno poesie e daranno indicazioni.

Avete animato murales anche in altre città?

Si! Abbiamo progettato animazioni per opere presenti a Palermo, Toronto, Atene e Parigi.

Qual è la città dove sognate di fare un progetto?

Torino.

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