Once were “zingarate”

by Marcella

Sarà che il prossimo anno ricorrerà il centenario della nascita di Mario Monicelli che ci ha mollati tutti quanti quattro anni fa «with a philosophical flourish», e allora forse la città più up-to-date di Italia ci tiene ad essere la prima a ricordarlo o forse semplicemente qualche suo fan è entrato a far parte dell’area marketing della sobria azienda che gestisce il trasporto pubblico di Milano.


No, certo che no. Ovviamente non sarà vera nessuna di queste ipotesi però è bellissimo lo stesso pensare che, da qualche mese, l’ATM sia stata investita da una ventata di spirito monicelliano.

Dopo il memorabile esordio di febbraio, con le reliquie di Don Bosco portate in giro per la città in tram di cui circolarono immagini che sembravano tratte di peso da Amici miei, adesso è la volta di un biglietto dei mezzi pubblici dedicato alla canonizzazione dei papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II che ci trasporta idealmente nella Roma pontificia del Marchese del grillo.

Probabilmente no, non era questa l’idea, ma ci piace lo stesso. Ci piace moltissimo. E ci piace anche ricordare alla città italiana del marketing e delle mode che questo sarebbe un omaggio più che doveroso visto che il punto aurorale del modaiolo flash mob, che oggi va tanto per la maggiore al punto da farci vedere in pericolo la sua forza “eversiva” iniziale e con essa la sua capacità di sorprendere, lo ha segnato proprio Monicelli, con gli “amici suoi” che mettevano in opera

la distruzione dei paesetti

oppure il salvataggio della torre di Pisa.

Perchè diciamolo: i flash mob alla fin fine non sono altro che la versione fighetta e applicata al commercio di questa idea.

Quindi, sperando che il mood monicelliano non si spenga, mi raccomando: nei prossimi mesi fate  attenzione nello sporgervi dai finestrini dei mezzi pubblici.

foto La Repubblica Milano – agenzia fotogramma

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