Un buongiorno più che meritato

Ieri sera mi sono sentita più sollevata che felice.
Deve essersene accorto anche Pisapia che quando ci siamo abbracciati (dopo avere abbracciato più o meno tutti i presenti) mi ha detto
“Devi essere felice.”
e io
“Ma sono felice.”
Devo averglielo detto con una faccia così poco convinta che me l’ha ripetuto.

Stamattina mi sono svegliata un po’ più felice e meno sollevata. Felice per aver fatto parte di una squadra che ha saputo trasformare la paura in creatività, impegno, sorrisi, senso dell’umorismo, voglia di vincere, mettendo da parte tutto quello che non serviva: dispetti, rancori, egoismi.

Quindi due cose:
Se ancora non la sentite, arriverà, è una felicità a rilascio lento.
Quello che non serviva e che è stato messo da parte in queste due settimane, non è necessario riesumarlo adesso.

Buongiorno

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