Vertice Onalim – Associna e due piccoli incidenti diplomatici

by Isabella

Venerdì scorso sono stata invitata a partecipare a uno degli aperitivi che organizza Associna per favorire lo scambio culturale fra i ragazzi cinesi, italo cinesi e italiani. Sono stata accolta affettuosamente, anche per via del mio nome che a quanto pare piace molto alla comunità cinese. Quando mi sono presentata come l’intrusa, un coro ha ribattuto “Sei la benvenuta”. 


Il vertice Onalim – Associna sembrava cominciare nel migliore dei modi.

Saremo stati una quindicina. Tutti più piccoli di me. Molti universitari e alcuni già lavoratori. Tanti con il pallino della moda. Abbiamo parlato tanto, soprattutto di lavoro.

Finché non è arrivato il primo incidente diplomatico, quando mi è stato chiesto di spiegare cos’è Onalim. 

Non so perché ma ho detto una cosa del genere “Ecco, per esempio Milano è una città che offre sempre mille cose da fare, ma a Milano non c’è mai spazio per l’ozio. Invece l’ozio è una cosa importante. E’ bello oziare, no?” 

Dallo sguardo perplesso ho capito che l’ozio per i cinesi era un concetto un po’ lontano. E così senza interrompermi ho sostituito la parola ozio con la parola lavoro e tutto è tornato a posto.

Dopo tre ore di conversazione e diversi cocktail ipercolorati sono cominciati momenti di puro divertimento con battute nonsense italo-cinesi. Sembrava tutto perfetto. Un’armonia totale, al di sopra delle aspettative, tanto che stavamo programmando di rincontrarci, magari per andare a mangiare cinese nel ristorante dei genitori di una delle ragazze presenti.

Ma, ecco, il secondo incidente diplomatico. 

Come alcuni di voi sapranno le papere sono animali sacri per Onalim dal momento che le papere del naviglio che nuotano lentamente controcorrente sono delle maestre di vita. Se non ci fossero loro, Milano sarebbe perduta. Le papere sono un concentrato di personalità e spontaneità in una città rovinata dalle mode passeggere.

Ebbene, come un fulmine a ciel sereno, ho scoperto che in Cina le anatre non se la passano tanto bene.

A parte le anatre mandarine. Infatti le anatre mandarine sono venerate e usate nei matrimoni in alcune parti della Cina per via della loro bellezza e del fatto che sono fedeli al loro compagno per tutta la vita.

Mentre per tutte le altre anatre il governo cinese non ha alcuna pietà. Dell’anatra i cinesi non buttano via niente. Come noi con i maiali. O i giapponesi con le balene.

Insomma, quando ho chiesto quale fosse la specialità del ristorante dei genitori della ragazza che era con noi, dove ci saremmo dovuti incontrare nuovamente, una vocina piccolina mi ha sussurrato all’orecchio “Ti consiglio di provare le lingue di anatra affumicate. Deliziose.”

 

Probabilmente a causa del mio volto, pallido e sconcertato mi hanno chiesto “Scusaci tanto, sei vegetariana?” e io “No, no non è per questo”.


SORRISI INTORNO A ME

“Allora…” un coro ha continuato “…devi provare anche le zampette con la soia. Gnam, gnam.”

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