Al Festival dell’assurdo anche il pubblico è un po’ assurdo




Questo week end al festival dell’assurdo c’era il sole, c’era la frutta e verdura brutta ma buona, c’erano le magliette e i libri hipster e c’era una coppia bella bella in modo assurdo.

Ci ho provato anch’io, ecco la mia poesia:
L’elefante.
Sono un elefante smemorato.
Ma ricordo tutto di te, Moira.
Purtroppo l’applausometro mi ha piazzato al secondo posto.
Ma la vera scoperta del festival per me sono stati loro, i coristi dell’Ensemble Vocale Milanese. Il maestro era un incrocio fra quel un mio compagno di classe che non mi passava mai i compiti e Franco Battiato.
Questo video in cui il maestro non solo dirige ma anche balla ricorda o no, il video “Centro di gravità permanente”?
Ensemble Vocale Milanese, nato nel 2005, è un coro polifonico a cappella con un repertorio etnico. Ieri in scaletta c’erano brani italiani, statunitensi, sudamericani, cubani, sudafricani, bulgari e georgiani.
Nonostante fossero bravissimi, all’ultima fila c’era seduta una signora che durante ogni brano teneva le mani sulle orecchie. Le staccava però per applaudire con trasporto fra un brano e l’altro.
Al festival dell’assurdo anche il pubblico è un po’ assurdo.
Isabella
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