Colazioni milanesi

Ieri mattina pensavo di partecipare a una colazione con delle persone senza fissa dimora offerta dai volontari della comunità di Sant’Egidio e invece mi sono ritrovata a una lezione di storia dell’arte.
Quando sono arrivata e sono salita al primo piano, sulla tavola c’erano caffè, succhi, arance, biscotti e torte fatte in casa. Si parlava di Sanremo.

“A me piace la canzone di Mirkoeilcane: ma alla fine la mamma si addormenta?”
“Mi passi un’arancia?”

Mi guardo intorno e vedo un uomo alto con un bel cappotto color cammello, un tipo sorridente con degli occhiali specchiati, uno che sta disegnando e uno che sta dormendo.

A un certo punto sento “Sembri la Monnalisa”. È un uomo seduto vicino alla finestra e parla con me, così vado a sedermi vicino a lui.

“Il vero soggetto della Monnalisa è il paesaggio.”

Da quel momento Sanremo ha lasciato spazio a una lezione di storia dell’arte su Leonardo, Caravaggio, Raffaello. Leonardo insomma era un fighetto inconcludente, Caravaggio era un genio, Raffaello era bello ed è morto per le fatiche d’amore.

“Quando c’è stata la mostra di Caravaggio sono andato a Palazzo Reale e ho detto: signori, aspetto questa mostra da 35 anni, ma non ho i soldi per il biglietto. Se volete ve lo dimostro con qualche storia. Bene, mi hanno fatto entrare e alla fine mi hanno pure regalato il catalogo.”

Non so cosa gli sia successo dopo avere preso due lauree.

“Perché non ci fai delle lezioni di storia dell’arte?” gli ho chiesto.
“Ok, la settimana prossima a colazione parliamo dei greci. Ora devo andare.”

 

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Qui TORTE E CERVELLI il racconto di Stefano, della stessa colazione,

sul suo blog Noi viviamo in periferia

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