La grande bellezza

by Elio Buccino

Milano. Ieri la cassiera dell’Esselunga, porgendomi lo scontrino, mi ha chiesto se poteva leggermi la sua recensione de LA GRANDE BELLEZZA.


Le ho detto che ne ero felice, e poi è scattato il cineforum con le due signore che erano in fila dietro di me. Stamattina, dal fruttivendolo, la stessa cosa – e quando gli ho detto che anche io non amo alla follia Servillo, mi ha pure regalato due cachi. Trovo meraviglioso tutto ciò. Un’intera nazione, alle prese con una crisi nerissima, ritrova la sua compattezza intorno a un film. Solo per questo, al di là dei giudizi personali, Sorrentino meriterebbe un monumento, per aver fatto scoprire a milioni di italiani la vocazione cinefila nascosta sotto secoli luoghi comuni. Oggi possiamo dirlo con orgoglio a tutto il mondo: siamo un popolo di santi, navigatori, poeti, e critici cinematografici.