Lord Sandwich

 

Ecco un dialogo tra Agenore e il suo maggiordomo Lane nella celebre commedia “L’importanza di chiamarsi Ernesto”

di Oscar Wilde:

Agenore “Hai sentito quello che stavo suonando, Lane?”

Lane “Non pensavo che fosse educato  ascoltare, signore.”

Agenore “Mi dispiace per questo, per il tuo bene. Io non suono con precisione, chiunque può suonare con precisione, ma suono con un’espressione incantevole. Per quanto riguarda il pianoforte, il sentimento è il mio punto di forza. Riservo la scienza per la Vita.”

Lane “Sì, signore.”

Agenore “E, parlando di scienza della Vita, hai preparato il sandwich al cetriolo per Lady Bracknell?”

Lane “Sì, signore.”

……………….

Cito questo dialogo, solo per evocare l’atmosfera giusta e chiarire subito che un tramezzino può essere una cosa assai elegante oltre che saporita. Come il tramezzino inglese con burro di arachidi, philadelphia e sedano, di Karmen.

Qualche sabato fa, sono stata invitata, insieme a mia cugina che si trovava a Milano, per un pranzo frugale, a casa di Karmen. Lei aveva apparecchiato con il servizio della regina, e con l’alzatina vittoriana. Io e mia cugina, che tornavamo dal mercato, le avevamo portato delle olive nere al forno, e delle puntarelle romane da fare ad insalata con le acciughe. E Karmen ci aveva ringraziato ogni volta che un’oliva, una puntarella, a un’acciuga incontrava il suo palato. Ma il vero responsabile dello shock alle nostre papille gustative era stato lui: quello strano, inaspettato, nutriente, e fresco tramezzino. E’ durato poco, sia il tramezzino, che il pranzo, ma è stata una di quelle parentesi che ritornano in mente, perché l’ospitalità di Karmen è sempre perfetta e affettuosa, anche grazie alla musica di sottofondo, sofisticata e sentimentale.

E a ripensarci, anche la birra Moretti che avevamo portato io e mia cugina non stonava troppo sul tavolo. Anzi, l’uomo sull’etichetta non sembrava più un simpatico vecchietto baffuto seduto al tavolino di una trattoria, ma un gentleman inglese intento ad origliare i nostri discorsi (ma pronto a giurare sulla sua scuderia di cavalli di non avere udito neanche una parola) sulle ottantenni milanesi, maestre irraggiungibili di stile “con le loro mises di allure senza tempo”.

by Isabella

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