Vi aiutiamo a casa nostra: consigli di viaggio dai migranti di tutto il mondo

 

Oggi a Parco Sempione migranti da tutto il mondo ci hanno dato consigli di viaggio.

vi-aiutiamo-a-casa-nostra-2Rocio ci ha raccontato del suo Ecuador che si trova esattamente al centro del mondo. Qui c’è un posto che si chiama “Pailon del Diablo” (il calderone del diavolo) con mille scalini sospesi nel vuoto e una cascata che ti lascia a bocca aperta, e un paese dove cucinano il cocco in ogni modo “Un po’ come Bubba e i gamberi in Forrest Gump.”

Sandrine ci ha raccontato del suo Camerun, chiamato l’Africa in miniatura grazie alle sue diversità climatiche, la varietà dei suoi paesaggi, i suoi 262 dialetti. Il Camerun ha due primati: l’alta corruzione e l’alta scolarizzazione, infatti le scuole sono gratuite fino alle superiori.

Una delegazione del Bangladesh ci ha raccontato che in Bangladesh sono accettate tutte le religioni, che esiste l’undicesima spiaggia più grande del mondo, e che si possono ammirare elefanti, tigri e coccodrilli. Reduce da due matrimoni in 10 giorni, ho chiesto “Come sono i matrimoni in Bangladesh?”. Così abbiamo scoperto che il matrimonio dura tre giorni. Il primo giorno i parenti di lei vanno a casa di lui vestiti tutti di giallo e si mangiano un pesce gigante, mentre il secondo giorno, i parenti di lui vanno a casa di lei e devono portare tanto oro, ma tanto, il terzo giorno ci si sposa. Prima di andare via, ci hanno portato i saluti del Console.

Suleman ha vissuto sia in Senegal che Gambia, così ha esordito “Io vi parlerò del Senegambia.” Il Gambia è la lingua del Senegal (guardate la mappa e capirete) e per andarci devi passare per forza dal Senegal. In Senegal sono tutti altissimi, uomini e donne sono due metri. “Io sono basso.” A Casamance e Abene ci si distribuisce il fumo a colazione, come facciamo noi con i biscotti. Si hanno tanti figli e tante mogli e se le mogli non sono gelose, i figli diventano i figli di tutta la famiglia.

Cheick ci ha parlato del Mali. “Il mio è un paese bellissimo, il 95% sono musulmani ma nessuno ce l’ha con i cristiani.” In Mali ci sono 200 etnie e 200 lingue, la lingua nazionale è il bambara, a scuola si studia francese. I Pel (che di sicuro non si scrive così) sono dei nomadi che fanno di tutto con il latte, trattano anche i loro capelli che sono lucidissimi. In Mali, le mogli dei figli maschi le scelgono le mamme.

Infine Sayouba ci ha raccontato del Burkina Faso. “Nel mio paese ci sono musulmani, cristiani e animisti. Io sono animista.” L’animismo è una religione che attribuisce un’anima a tutti i fenomeni naturali, un’energia che pervade tutto l’esistente, visibile ed invisibile. “In Burkina Faso ero un artista e dipingevo sui tessuti batik e ho continuato a farlo quando sono arrivato in Olanda, prima di arrivare in Italia.” In Burkina Faso ci si sposa fra cugini e parenti.

Poi Sayouba con un sorriso bellissimo ha concluso“Il Burkina Faso è uno dei paesi più poveri del mondo.”

Il sorriso più bello del mondo è quello del Burkina Faso.

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